Come ottenere i rimborsi per i danni da buca su strada

Data
21 marzo 2018

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Scarsa manutenzione, cattivo tempo, neve e pioggia, fanno si che le strade che quotidianamente percorriamo diventino piene di buche e quindi di insidie che spesso provocano notevoli danni alle nostre automobili.

Come ottenere un rimborso per danni provocati da tali insidie?

Nell’immediatezza dell’incidente (auto danneggiata, uscita di strada o altro), avvertite le autorità con una telefonata: in città, la Polizia Municipale. Che svolgerà i rilievi di rito. Se è chiaro il rapporto di causalità tra l’accaduto e l’insidia presente sulla carreggiata (ossia se la buca ha causato l’incidente), il verbale di intervento lo indicherà. Se vi recate in ospedale o al pronto soccorso, dichiarate che l’incidente è avvenuto per la buca stradale. Ci sono testimoni? Raccogliete i dati anagrafici di altri automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni, negozianti. Chiunque fosse presente. Inoltre, con lo smartphone, fotografate la buca o i crateri che hanno causato il guaio e immortalate anche i danni all’auto se fotografabili.

Inviate una raccomandata con avviso di ricevimento e formulate la richiesta dei danni all’auto e delle eventuali lesioni fisiche. Per recapitare la missiva avete 5 anni dall’incidente, ma prima vi attivate e meglio è. Allegate verbale di incidente, foto, testimonianze, referti clinici, perizie medico-legali e preventivi di spesa.

Dovete dimostrare di esservi trovati davanti ad una “insidia” o ad un “trabocchetto”, che non era possibile né prevedere né evitare con l’ordinaria diligenza. Stavate procedendo molto lentamente e con la massima prudenza: nonostante questo, siete “caduti” nella buca “invisibile”. Il Comune dovrà provare che l’evento dannoso sia stato, in tutto o in parte, determinato dalla vostra condotta.

Il Comune gira la vostra richiesta di risarcimento alla propria compagnia di assicurazioni. Che può (se lo ritiene opportuno) incaricare un perito di prendere in mano il caso. Successivamente, l’assicurazione, proporrà un risarcimento. Se voi accettate, la questione è chiusa. Se non lo accettate, o se il Comune non risponde entro tempi ragionevoli (una quindicina di giorni) o se nega il risarcimento, con l’avvocato serve un atto di citazione.

E’ competente il  Giudice di Pace per danni sotto il 5.000 euro; è invece il Tribunale per somme superiori. I magistrati stabiliranno se vi spetta l’indennizzo e di quale ammontare.

Per qualsiasi danno all’auto vale la pena chiedere il risarcimento. Ancor più per le lesioni fisiche, visto che l’indennizzo cresce parecchio. Ovviamente, c’è un “dazio” da pagare: l’attesa dell’arrivo della Polizia Municipale sul posto,  le foto da scattare con lo smartphone; la burocrazia da seguire; la raccolta delle testimonianze; per non dire dello stress dovuto alla ricostruzione precisa della dinamica del sinistro.

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