Bollo auto 2018: le proposte per……

Data
12 luglio 2017
Categoria

Preferiti

Prevista un’ennesima mazzata per gli automobilisti italiani. Il governo è pronto a rimodulare la tassa sui mezzi di trasporto e nello specifico sulle autovetture.

L’obiettivo principale è senza dubbio quello di combattere l’evasione. La prima stretta è arrivata con l’emendamento proposto dal PD ( On. Ribaudo ),  prima di effettuare la revisione dei veicoli, gli uffici competenti del Dipartimento dei Trasporti e le imprese autorizzate,  “devono verificare l’avvenuto pagamento, dell’anno in corso e degli anni precedenti, della tassa di proprietà, della tassa di circolazione e della situazione di fermo amministrativo”.

c45af47e-c506-45ea-b8d6-f0a9bc23d18a

L’esecutivo di governo sta cercando di impostare nella legge di Bilancio 2018 una vera e propria rivoluzione in materia di bollo auto. Più il veicolo è inquinante più alta sarà la somma da pagare per il bollo auto. Il ministro per lo Sviluppo Economico ha recentemente dichiarato che il parco auto in Italia è composto dal 45% ( circa ) di autovetture inquinanti euro 3!!! Lo stesso ministro esclude al momento un intervento del governo a favore del rinnovo parco auto ( reale rottamazione).

bolloauto

Un intervento del genere è da considerarsi iniquo e contrario ai principi costituzionali di parità, infatti una norma del genere penalizzerebbe chi non può permettersi una nuova auto e risulterebbe vantaggiosa per chi, invece, ne ha la possibilità.

Altra proposta al vaglio è quella di far pagare il bollo auto in proporzione ai chilometri percorsi, più si ” cammina” più si paga. Il Bollo auto, in questo caso, sarà sostituito dalla TCA (Tassa di Circolazione Autoveicoli) che si pagherà in ragione dell’effettiva percorrenza sulla rete stradale italiana.

bollo_auto_visual

Sembra a tutti gli effetti una sorta di pedaggio, i chilometri percorsi saranno comunicati direttamente dalla scatola nera ( della quale è previsto il montaggio obbligatorio su tutte le auto nuove a partire dal 2018 ); anche in questo caso la ” norma ” risulterebbe essere iniqua: più cammini,  più inquini e più paghi!! A differenza della proposta precedente, quest’ultima sembra trovare giustificazione oltre che nel fine nobile di ridurre l’effetto serra nel pianeta, nell’incentivare gli italiani a preferire il trasporto pubblico al mezzo proprio.

Tutto in gioco quindi. A noi poveri automobilisti non ci resta che…pagare!!!

Contattaci
I campi con * sono obbligatori.




Sito in versione dimostrativa