Automobili sempre più connesse e con sempre meno privacy

Data
02 dicembre 2015
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Automobili sempre più connesse e con sempre meno privacy

L’associazione automobilistica tedesca ADAC  sostiene che le auto raccolgono troppi dati sui loro conducenti, dalle destinazioni impostate sul navigatore ai contatti sul cellulare.

Le moderne automobili sono sempre più connesse, i produttori sono in grado di raccogliere i dati sulle prestazioni dell’auto, come la distanza totale percorsa, la lunghezza e il numero dei viaggi effettuati, per identificare guasti o pianificare la manutenzione del veicolo.

Uno studio condotto dall’associazione tedesca ADAC per il gruppo europeo FIA Region 1 ha rilevato che, oltre a dati su percorso e distanza,  una BMW 320d,  ha raccolto dati sul numero massimo di giri del motore, lo stato delle luci del veicolo e molto altro ancora.

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La vettura in questione inoltre ha registrato il tempo in cui l’autista ha utilizzato una certa modalità di guida e quando la cintura di sicurezza è stata stretta a causa di una frenata improvvisa, ma anche le ultime destinazioni inserite nel sistema di navigazione della vettura e informazioni personali come i contatti sincronizzati dal telefono cellulare.

FIA chiede anche alle case automobilistiche di essere trasparenti fin da subito,  ha chiesto loro di pubblicare, per ogni modello prodotto, un elenco di facile comprensione di tutti i dati raccolti, elaborati, conservati e trasmessi esternamente.

Con il rischio che i dati possano essere intercettati o estratti in caso di furto dell’auto, FIA richiede ai costruttori di proteggere le informazioni raccolte e permettere ai conducenti di bloccare l’elaborazione o la trasmissione di dati non essenziali.

Automobili sempre più connesse e con sempre meno privacy

Da aprile 2018 in Europa sarà impossibile acquistare auto non “connesse”, in quanto tutti i nuovi veicoli dovranno includere il supporto per eCall, un sistema che, in caso di incidente, comunica automaticamente l’esatta posizione del veicolo ai servizi di emergenza, l’orario dell’incidente e la direzione di marcia (importante sulle autostrade).

Una volta che i produttori di automobili avranno installato l’hardware necessario, è improbabile che rinunceranno all’opportunità di integrare altri servizi potenzialmente redditizi, come lo streaming di musica, informazioni sul traffico o segnalazioni basate sulla localizzazione.

FIA chiede comunque che i proprietari delle auto abbiano la possibilità di cambiare fornitore per tali servizi, in quanto ritiene che in questo modo si otterranno prezzi più bassi e prodotti più innovativi.

Le organizzazioni degli automobilisti hanno lanciato una campagna per promuovere i diritti degli automobilisti per quanto riguarda la privacy e la libertà di scegliere i fornitori di servizi: My Car, My Data.

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