500 milioni dal Governo per l’auto elettrica

Data
05 maggio 2016
Categoria

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Electric Car loading on Solar Charging Station

Il governo annuncia un piano strategico per incentivare lo sviluppo dell’auto elettrica in Italia, con un finanziamento di 500 milioni di euro.

Una misura che prevede incentivi fiscali, attraverso detrazioni ed Iva ridotta, insieme ad altri interventi strutturali che possano facilitare la diffusione dell’auto ad emissioni zero.

Il piano strategico del Governo verrà presentato alla Commissione europea entro il 18 novembre, ma dovrebbe essere definito con un documento finale entro il 27 maggio, per far decollare la diffusione di auto elettriche e ridurre così le emissioni di CO2.

Gli esperti hanno già messo a punto alcune bozze sulle quali lavorare insieme alle case automobilistiche, alle aziende  di produzione dell’energia e a quelle della distribuzione.

500 milioni dal Governo per l'auto elettrica (3)

Il piano previsto dal Governo è articolato in quattro punti: il primo prevede l’abbassamento dell’Iva al 4%, un meccanismo di detrazione fiscale e l’utilizzo del cosiddetto superammortamento del 140% previsto dalla legge di stabilità del 2016 e indirizzato ad incentivare l’acquisto da parte di aziende, professionisti e artigiani di beni strumentali tra cui auto e mezzi commerciali.

Almeno per ora, rimarrebbero fuori l’ibrido, l’ibrido plug-in e soprattutto l’idrogeno, una forma di propulsione elettrica che però non sfrutta la rete, ma consente di crearne di nuova attraverso l’utilizzo di celle a combustibile direttamente dall’auto.

Altro aspetto previsto è la rimozione della barriere amministrative, burocratiche ed economiche: riduzione dei tempi di connessione domestica dai 6-8 mesi attuali alle 2-3 settimane, tariffe elettriche agevolate per chi ricarica i veicoli e più facilità di accesso per i privati ai fondi stanziati dalla legge 134/12 e dal “Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica”.

Up to 30 electric vehicles at a time can recharge in Fraunhofer IAO’s parking garage.

Il terzo punto previsto dal Governo riguarda la realizzazione di una infrastruttura di ricarica efficace e funzionale sul territorio italiano stabilendo anche dei criteri di localizzazione.

Ad oggi in Italia sono state installate circa 700 colonnine di ricarica a uso pubblico o semipubblico; mentre i fast charger (per la ricarica veloce) presenti sulle autostrade sono appena 9, quasi tutti nel nord del paese.

L’ultimo aspetto del piano, invece, punta a sciogliere alcuni nodi e vuoti normativi come la rivisitazione del Codice della Strada per definire segnaletica e regole specifiche per l’auto elettrica, la gestione degli impianti di ricarica rapida presso i distributori di carburante e altre tematiche, come il supporto di attività di ricerca correlate allo sviluppo e alla diffusione dell’auto elettrica, lo smaltimento delle batterie e del V2G, Vehicle-to-Grid, la tecnologia che consente lo scambio bidirezionale dell’energia tra la rete e i veicoli.

 

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